Elezioni Regionali FVG

2-3 Aprile 2023


Paolo Coppola

Candidato al Consiglio Regionale


Chi sono

Ho 49 anni, vivo a Pradamano, sono il marito di Anna da 21 anni, il papà di Giorgia da 19 e di Caterina da 16.

Insegno informatica all’Università di Udine da più di 20 anni e sono impegnato in Politica da più di 15.

Insegno “digitalizzazione delle imprese e delle pubbliche amministrazioni”, “informatica e diritto”, “sistemi informativi aziendali e datawarehouse” e “ingegneria del software”. Tengo seminari di “trasformazione digitale della pubblica amministrazione” nei master dell’Università di Ferrara, della Bologna Business School e del Politecnico di Milano oltre che nei corsi organizzati da CompaFVG per funzionari, dirigenti e amministratori della nostra Regione.

Dal 2008 al 2013 ho avuto l’opportunità di fare l’assessore all’innovazione in Comune di Udine, nella prima giunta Honsell. Alcuni progetti realizzati in quel periodo (fibra ottica, sistema di segnalazione online dei disservizi, tablet nelle scuole) sono stati ripresi dalla trasmissione SuperQuark in una puntata della rubrica “l’Italia che funziona” dedicata al Comune.

Nel 2012 sono stato l’uomo più votato nelle primarie per i parlamentari in Friuli Venezia Giulia e nel 2013 sono stato eletto alla Camera dei Deputati dove ho servito per 5 anni. In quel periodo ho contribuito alla definizione di SPID, dell’anagrafe unica, del sistema di pagamenti elettronici PagoPA. Ho curato due riforme del Codice dell’amministrazione digitale e aiutato a rafforzare i diritti di cittadinanza digitale.
Sono stato presidente di una commissione parlamentare d’inchiesta che ha permesso di risparmiare milioni di euro oltre a mettere in evidenza i principali errori commessi nella digitalizzazione in Italia. La trasmissione Report ha dedicato una puntata ai risultati contenuti nella relazione della commissione.

Sono stato consigliere dei ministri Madia e Colao, membro del comitato d’indirizzo dell’Agenzia per l’Italia digitale e nel consiglio d’amministrazione di Friuli innovazione e del Distretto delle tecnologie digitali di udine, Tavagnacco e Reana. Ora sono membro del comitato innovazione voluto dal sindaco di Milano Beppe Sala.

Ho anche scritto un libro sulla trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione. È edito da Maggioli e si intitola “+digitale -corruzione +democrazia”.

#CAMBIAMOSISTEMA

“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.”

Le parole di Don Milani le sento mie. Se pensi di poter dare una mano, devi rimboccarti le maniche e metterti a disposizione.

Sono convinto che difronte ai problemi sempre più complessi che dobbiamo affrontare sia assolutamente necessario che la macchina amministrativa venga riformata. Abbiamo a disposizione tecnologie che possono fare la differenza, possiamo costruire un’amministrazione aperta, inclusiva, efficace ed efficiente, che metta al centro il cittadino occupandosi dei suoi bisogni. Un’amministrazione che usi nel modo corretto le tecnologie, che venga gestita in modo manageriale, in cui il merito venga valorizzato e in cui le competenze siano ricercate e sviluppate, a partire dai vertici fino all’ultimo impiegato. L’amministrazione deve essere in grado di erogare servizi di qualità, perché quando non funziona, sono i più deboli che ne soffrono maggiormente.

Mi candido perché vorrei mettere a disposizione la mia esperienza e le mie conoscenze per aiutare a migliorare la qualità dell’amministrazione nella nostra Regione.

Mi candido perché vorrei che la smettessimo di cercare i colpevoli quando le cose non funzionano e cominciassimo a cercare le soluzioni. Sono convinto che se la macchina amministrativa non funziona al meglio, nessuna soluzione immaginata potrà mai essere veramente effettiva. I problemi non si risolvono solo approvando una legge regionale, o solo stanziando soldi pubblici, ma definendo azioni, programmando interventi, fissando obiettivi e monitorando i risultati.

Mi candido perché vorrei che la Regione Friuli Venezia Giulia operasse così, con trasparenza, impegnandosi con i cittadini su obiettivi chiari e misurando gli avanzamenti, senza l’ansia di nascondere quello che non funziona, ma con la volontà di correggere eventuali scelte sbagliate e di cercare costantemente di migliorare le risposte per i cittadini. Quello che conta non è far fare bella figura ai politici, ma raggiungere i risultati per i cittadini.

Mi candido perché vorrei che la politica della nostra Regione desse priorità alle persone e quindi alla scuola, alla formazione, alla cultura e al lavoro. Vorrei che investissimo nell’istruzione, nella ricerca e nell’innovazione perché sono convinto che il resto venga da sé.

“Prima le fabbriche (della conoscenza)”

Mi candido perché il miglior modo per predire il futuro è contribuire a crearlo e difronte a problemi enormi, come la denatalità, i cambiamenti climatici, le guerre, le pandemie, proprio non me la sento di non provare a fare la mia parte.

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