Appena approvato…
La Camera,
premesso che:
i mutamenti dovuti alla globalizzazione e soprattutto al progresso tecnologico fanno presupporre che nei prossimi anni i posti di lavoro saranno creati sempre più in settori ad alto contenuto di conoscenza;
il nostro paese deve fermare il calo di competitività che ha subito negli ultimi anni e che l’aumento di produttività del lavoro non può essere perseguito abbassando il costo del lavoro, ma aumentando il contenuto di conoscenza e il valore aggiunto che il lavoro qualificato immette nel processo produttivo;
i giovani sono una risorsa fondamentale per portare creatività e conoscenza net mondo del lavoro;
l’Italia ha bisogno di strategie di lungo periodo per affrontare la trasformazione del mondo del lavoro nei prossimi anni, provvedendo a modificare il sistema educativo e formativo e il welfare per far fronte in modo più adeguato all’economia della conoscenza e dell’abbondanza;
è ormai dimostrato da vari studi che l’impatto degli investimenti in nuove tecnologie è più alto, sia in termini di PIL sia in termini di posti di lavoro, nei paesi in cui il livello educativo e culturale è più alto;
qualunque intervento che disincentivi la continuazione degli studi per i giovani è da considerarsi un danno sia per i singoli che con un livello di scolarizzazione non adeguato all’economia della conoscenza saranno sempre soggetti deboli nel mondo del lavoro, sia per la società intera perché la produttività e la competitività del Paese dipendono dal capitale umano che è in grado di formare,
impegna il Governo
ad adoperarsi in ogni modo affinché i giovani tra i 18 e 29 anni che beneficiano delle assunzioni a tempo indeterminato incentivate con soldi pubblici siano supportati nell’intraprendere percorsi di formazione continua o permanente.
9/1458-A/44. Coppola, Martelli, Dallai, Lorenzo Guerini, Rughetti, Bonafè.
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