L’assurdità del “sistema operativo” (come lo chiamano loro) #m5s

Le recenti “espulsioni” di due deputati del gruppo Movimento 5 Stelle e la successiva votazione online per il nuovo “direttorio” del gruppo hanno messo ancora una volta in evidenza l’assurdità del sistema di votazione online.

Sul blog di Grillo si possono leggere i presunti risultati e molti siti di informazione riportano la notizia, ma nessuno li mette in dubbio e questo è veramente assurdo.

(In realtà qualcuno, che però non è giornalista, qualche dubbio lo pone…)

Se in una votazione “normale”, con le schede di carta, le urne, le matite, il presidente di seggio alla fine delle votazioni si chiudesse in una stanza e, senza far entrare nessuno ad assistere allo scrutinio, dopo un po’ uscisse e annunciasse i risultati,  i cittadini gli crederebbero?! I giornalisti gli crederebbero?! Io penso di no, eppure il voto su sistemaoperativom5s.beppegrillo.it viene “scrutinato” nel “segreto” più completo dal software, che né i cittadini né i giornalisti possono controllare. Nessuno pone dubbi. Mah!!

Peggio ancora nessuno si preoccupa per la segretezza del voto. Se in una votazione “normale”, invece di far inserire la scheda nell’urna ai votanti, il presidente li accogliesse fuori dal seggio, chiedendo loro di consegnargli la scheda con il voto e assicurando loro che ci penserà lui a metterla nell’urna e che non guarderà cosa hanno votato, chi gli crederebbe?! Nessuno protesterebbe?! Eppure con la buffonata messa in piedi da Grillo&Casaleggio, funziona proprio così: il software si dovrebbe occupare di conteggiare il voto e di mantenerlo segreto. Nessuno, nemmeno in questo caso pone dubbi. Una situazione incredibile in cui molti (pochi, chi lo sa? Solo Casaleggio) militanti che votano “contro” il volere dei capi posso essere “schedati” dal software a loro insaputa. E sembra proprio che loro non se ne rendono conto rimanendo in una situazione di “beata ignoranza” o di “fiducia cieca” nella buona fede del capo.

Loro mi fanno tenerezza, i giornalisti che non si rendono conto e non denunciano questa follia, un po’ meno…


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