(che in questo caso sono i cervelli…)
Amico caro,
sì, dico proprio a te, funzionario che hai impiegato quella quarantina di secondi circa per scrivere l’indirizzo sulla busta che doveva contenere i documenti che avevo chiesto al tuo ministero inviandoti una PEC e chiedendo di rispondermi via PEC;
tu che sei pagato con i soldi pubblici e che quei quaranta secondi potevi farli diventare uno solo, semplicemente cliccando su “rispondi”;
(continua su Medium)
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